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AL VIA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER FUTURPERA.

Stand Salvi Vivai Pad.3/22

Dal 16 al 18 novembre l’appuntamento con Salvi è a Ferrara alla seconda edizione di Futurpera: il salone internazionale dedicato alla pera.

L’Emilia Romagna è la regione principe della produzione italiana nella quale si concentra circa il 70% della coltivazione nazionale e di certo l’azienda ferrarese non poteva mancare all’appuntamento estense creato per rafforzare e rilanciare il mercato delle pere.

Silvia Salvi

Silvia Salvi

“Crediamo che tutte le fiere di settore siano particolarmente utili per la crescita del business all’interno del comparto, in questo caso più che mai: la produzione di pere, infatti, ha subito una flessione importante, ed è quindi necessario attivare iniziative come queste per fare il punto della situazione e delineare insieme la migliore strategia per far crescere nuovamente il comparto” afferma Silvia Salvi, amministratore Salvi Vivai.

Per questo l’azienda sarà parte attiva dell’evento, oltre che con il proprio stand (PAD.3, n.22), anche con la partecipazione di Michele Giori, commerciale Salvi Vivai, alla tavola rotonda programmata alle ore 11.00 di giovedì 16 novembre e inserita nel programma del “World Pear Forum”.

“La cura e l’attenzione nella fase di produzione, unite alla competenza tecnica e agronomica, sono fattori fondamentali per riuscire ad ottenere un prodotto di qualità – prosegue Silvia Salvi – per questo riteniamo siano così importanti questi momenti di incontro e di confronto tra ricercatori ed esperti del settore pericolo”.

Ma non solo produzione, un altro importantissimo intervento è programmato per venerdì 17 novembre alle ore 10.15 e vedrà protagonista Marco Salvi che, in veste di Presidente di Fruitimprese, analizzerà insieme ai presenti le tendenze dell’export.

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Marco Salvi

“Storicamente l’Italia si è dedicata ai mercati più vicini, quindi europei. Tra di essi la Germania su tutti mantiene una posizione di assoluto rilievo, tanto da rappresentare il 40% dell’export nazionale, seguita da Francia e Romania per citare le più rappresentative – spiega il Presidente – tuttavia l’interesse ora è rivolto anche a nuovi mercati.

Certamente abbiamo avuto delle ripercussioni importanti dovute alle tensioni politiche e internazionali degli ultimi anni (vedi embargo russo e instabilità politica in diversi paesi del nord Africa) per questo motivo la strada corretta da percorrere per ovviare al calo dell’export tradizionale è quella di rivolgersi ai mercati emergenti in particolare nel sud-est asiatico e nel sud America. Per questo motivo è necessario analizzare gli scenari internazionali e i flussi commerciali”.

Presente, oltre a Salvi Vivai, anche Salvi Unacoa, l’azienda di cui Marco Salvi è Presidente, che ha aderito al progetto Origine Group a conferma di quanto sia fondamentale conquistare nuovi mercati attraverso alleanze con aziende specializzate nella produzione ed esportazione di frutta.

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